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Il Tribunale di Roma ha emesso un provvedimento speciale con il quale accoglie il ricorso presentato dal Movimento Consumatori e dall’Unione Nazionale Consumatori sulla vicenda della distribuzione di SkyLife a pagamento. Entro giugno dovranno essere risarciti gli oltre 4 milioni di abbonati. Interessi legali inclusi.

“Un comportamento ingannevole”. E ancora, “un’iniziativa che integra incontestabilmente gli estremi di una pratica commerciale ingannevole”. Il giudice Santa Maria del Tribunale di Roma non ha dubbi. Sulla distribuzione a pagamento della rivista Sky-Life ai propri abbonati, Sky ha truccato le regole del gioco. Il Tribunale ha emesso un provvedimento speciale, condannandola alla restituzione di complessivi 32 milioni di euro.

LA STORIA. La vicenda risale ai primi mesi del 2008 quando, in una comunicazione inviata agli abbonati all’interno dei magazine di gennaio-febbraio, Sky aveva comunicato che, dal primo marzo 2008, la rivista “Sky-Life”, in passato denominata “SkyMagazine”, avrebbe comportato un ulteriore costo di 0,40 o 0,90 euro a numero per tutti gli utenti che non avessero comunicato la disdetta del servizio. Fino a quel momento Sky-Magazine era incluso nel pacchetto abbonamento.

LA DENUNCIA. Fu il Movimento Consumatori, con l’intervento dell’Unione Nazionale Consumatori, a denunciare immediatamente il colosso della televisione satellitare davanti al tribunale di Roma. Non solo, l’Unione Consumatori segnalò la vicenda anche all’Autorità Antitrust, bollandola come una pratica commerciale illecita. La corte capitolina ha adesso riconosciuto l’illecito collettivo commesso da Sky ai danni dei suoi abbonati nella distribuzione della rivista Sky-Life.

LA SENTENZA. Il Tribunale ha accolto le domande di restituzione delle somme, condannando Sky alla restituzione di circa 32 milioni ai suoi oltre quattro milioni di abbonati in Italia. Il Tribunale, all’interno di un provvedimento speciale di natura cautelativa, immediatamente esecutivo, ha stabilito che si tratta di un comportamento illegittimo che “integra incontestabilmente gli estremi di una pratica commerciale ingannevole” sia per gli addebiti relativi alla nuova rivista Sky-Life, sia per gli addebiti del precedente Sky-Magazine. D’ora in avanti riceverà la rivista Sky-Life, solo l’abbonato che ne farà esplicita richiesta. E chi ha subito passivamente il prelievo per Sky-Life otterrà il riaccredito (interessi legali compresi) di quanto ingiustamente pagato a Sky. La restituzione delle somme dovrà avvenire entro l’emissione della fattura di giugno. Sky potrà ricorrere in appello a questa prima decisione, ma intanto dovrà sospendere il pagamento di Sky-Life e procedere alla restituzione dei soldi. Il consiglio, come sempre in questi casi, è di tenere gli occhi aperti e leggere con attenzione le fatture.

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