Il Sud è senza voce, come scrive Ernesto Galli della Loggia, o Napoli alza la voce ma nessuno l’ascolta, come afferma Raffaele La Capria? Perchè, dice Angelo Panebianco, la società civile non scende in piazza?
La verità è che il Sud ha sempre avuto l’antica voce: quella dei tumulti e delle jacquerie contadine che incendiavano i municipi, che è la stessa di quei napoletani che rifiutano le discariche, di cittadini cioè che si comportano così perchè i loro rappresentanti sono e sono stati latitanti. I primi a non voler ascoltare le voci del Sud sono proprio i borghesi meridionali, gli avvocati umanisti, i professori dannunziani, abituati a esaltare il mare e il paesaggio, ma anche i primi a deturpare con sfrenate speculazioni edilizie e illeciti arricchimenti: cioè esattamente la società civile napoletana!
Il Sud parlava e parla con altre voci: quelle del blocco storico tra agrari e industriali del Nord subito dopo l’Unità d’Italia, quelle degli interessi protezionistici, quelle degli uomini politici meridionali della Democrazia Cristiana che governavano da Roma senza toccare gli equilibri sociali del Sud, quelle dell’industrializzazioni senza sviluppo degli anni Settanta.
La ragione dell’uscita di scena della questione meridionale è da ricercare anche nel declino della classe politica meridionale, che pure ha avuto un grande ruolo nel governo del Paese fino alla morte di Moro. La storia del Mezzogiorno è anche la storia di una borghesia passiva, incapace di essere classe dirigente e non subalterna. Anche quando la Dc aveva la maggioranza e c’erano al governo politici meridionali, come Colombo, Mancino, Napolitano, De Mita, Moro, essa in realtà svolgeva un’opera di mediazione , favoriva il clientelismo e lasciò degradare il Mezzogiorno. La sinistra era bloccata nel mito della rivoluzione, finchè il miracolo economico portò via dal Sud verso il Nord e verso l’Europa il tessuto sociale, le forze vive di milioni di emigranti e i paesi rimasero conchiglie spolpate, case senza abitanti e quindi senza voce.
Questione meridionale, siamo tutti un pò colpevoli !